1° marzo Global Sound Rimini...verso il corteo antirazzista di Lunedì 1 marzo ore 17 Stazione Fs
Abbiamo attraversato le strade del nostro terriorio e della nostra città il 26 settembre contro il pacchetto sicurezza, e quelle di Roma il 17 ottobre per una grande manifestazione antirazzista. Abbiamo ascoltato il suono della rivolta e della libertà in quelle giornate e nella lotte a Rosarno e Castelvolturno. Saremo sulle strade il 1 marzo a Rimini, il nostro suono, la nostra musica... gli stessi sogni e la stessa rabbia. Dr. Fitz Feat Minghy Posse "Disprezzo"
"La musica è un patrimonio comune di tutti coloro che camminano sulle strada del mondo esuli e migranti; la storia ci racconta che uomini e donne portati schiavi in catene hanno saputo mantenere una speranza di dignità e riscatto anche e soprattutto attraverso i loro canti e i loro ritmi. Schiavi africani portati in catene in America hanno contribuito alla nascita delle musiche più belle della cultura contemporanea con il jazz, rap, il blues, in Jamaica con il reggae, nelle Antille con la Salsa; ritmi che hanno influenzato tutti gli stili contemporanei dal Rock all'Elettronica. Ci sono uomini e donne che si sono liberati anche attraverso la musica, mentre ora una nuova schiavitù torna proprio sotto i nostri occhi e trascina anche a noi nel suo vortice: Rosarno è un destino che non vogliamo ma che può riguardare anche tanti di noi in un prossimo futuro.
Con la nostra musica cogliamo quest'occasione per ricordare da che parte stiamo, perchè sono tanti, troppi, quelli che ascoltano la musica che ci piace fare e poi allo stadio o per strada aggrediscono i migranti; scegliamo di stare dalla parte dei diritti e della libertà."
Sala del Buonarrivo (Prov. Di Rimini) C.so d’Augusto n.231
Serata di approfondimento
Che forme assume oggi l'opposizione a leggi e normative che considerano i migranti come delinquenti, come illegali da espellere, come invasori da respingere in mare?
Ne parliamo con l’Avv. Paola Urbinati
A seguire
Proiezione del documentario:
“In Between. Nove sguardi sulla scena europea”
Nove città europee di sei differenti paesi. In ognuna di queste città, alcuni giovani, figli di migranti, raccontano le proprie esperienze, le proprie sensazioni e ricordi, il loro modo di percepirsi e di essere percepiti
Verso il 1° marzo. Perché questa serata di approfondimento…
Le specificità del nostro territorio intorno al tema dell’immigrazione, dell’intercultura, del meticciato e delle seconde generazioni ci chiedono di approfondire alcuni aspetti, di generare conoscenza come antidoto all’ignoranza, di fare autoformazione intorno a questi temi.
Creare conoscenza come arma contro l’imbarbarimento e la banalizzazione del presente, cercando di guardare con impegno alla scadenza del 1° marzo ma anche oltre… Di pensarci e pensare nell’ottica costituente di un nuovo percorso territoriale intorno al tema dell’antirazzismo e dei diritti di cittadinanza perché la prospettiva, intorno alla issue migrante, ci chiede di guardare al presente ma soprattutto pensando a quello che sarà il futuro. Guardare le miserie del presente e pensare alla bellezza del futuro che dobbiamo costruire.
Per queste ragioni abbiamo pensato questa serata di approfondimento nella quale, dopo l’intervento dell’Avv. Paola Urbinati, intorno alle normative e agli aspetti maggiormente discriminatori che toccano più da vicino i/le cittadini/e migranti, si possa anche approfondire il dibattito intorno al tema sempre più urgente delle seconde generazioni, quelle che subiscono in maniera più occulta e fortemente incisiva gli effetti delle politiche e delle pratiche xenofobe, attraverso la proiezione del documentario “In Between. Nove sguardi sulla scena europea”. In Between è girato in nove città europee di sei differenti paesi. In ognuna di queste città, alcuni giovani, figli di migranti, raccontano le proprie esperienze, le proprie sensazioni e ricordi, il loro modo di percepirsi e di essere percepiti, la loro quotidianità e le sue sfide. Seconde generazioni, figli di immigrati o di coppie miste che abitano la città, frequentano le scuole, attraversano i centri aggregativi e si trovano schiacciati dentro la retorica di un’identità che produce logiche sicuritarie che respingono anziché favorire l’integrazione, che ghettizzano anziché aprire percorsi di inclusione.
In questa prospettiva ci avviciniamo, con tutti i nostri limiti e difficoltà alla scadenza del primo marzo nell’ottica di costruire reti che permettano di far circolare la comunicazione e la conoscenza e diano, allo stesso tempo, la possibilità dipartecipare consapevolmente a questo processo di costituzione della nostra comunità, una comunità che sarà sempre più meticcia.
In questa visione c’è, secondo noi, tutta la forza innovativa di un desiderio comune che non si lascia mai perfettamente costituire ma che, proprio come il mare, moltiplica le proprie inquietudini, rincorre le proprie onde, sfiora terre che parlano altre lingue, riconoscendo nella presenza dell'altro, di chi oggi viene rinchiuso, represso, stigmatizzato, discriminato, un qualcosa di sé.
Il mare in movimento e la terra ferra. La città meticcia e le onde. Da qui potrebbe ripartire la storia di Rimini, quella che non c’è ancora, quella che verrà.
Questo è un appello agli "artisti", a mettersi in rete e costruire insieme una colonna sonora che sia dentro e per il Primo Marzo, lo sciopero dei migranti in Italia (leggi tutto).
Comitato Primo Marzo: anche nel riminese ci sono problemi d'integrazione da NewsRimini del 6 feb. 2010
Nonostante la pioggia i ragazzi del Comitato Primo Marzo di Rimini hanno allestito sotto i portici vicino a Piazza Cavour un banchetto informativo sulle iniziative in programma. Il Comitato è nato, anche a livello locale, dopo i fatti di Rosarno.
RIMINI | 06 febbraio 2010 | Stranieri non dal punto di vista anagrafico, ma perché estranei al clima di razzismo che avvelena l'Italia. Questa la frase utilizzata dal Comitato Primo Marzo di Rimini per invitare tutti i cittadini a partecipare alla mobilitazione in programma proprio per il primo giorno del prossimo mese. A contraddistinguere l'impegno un fiocco giallo. Una manifestazione pensata a livello nazionale dopo gli scontri di Rosarno tra immigrati e residenti che vuole denunciare il clima diffuso di razzismo ed alcune normative che il comitato definisce lesive degli immigrati. Problematiche nazionali ed europee che si possono declinare anche a livello locale.
"Quello che si respira - dice Manila Ricci, comitato Primo Marzo Rimini - è un grosso distaco tra il senso comune di appartenenza alla comunità riminese rispetto allo svantaggio che i migranti hanno comunque in partenza. Si manifesta infatti anche una problematica relativa all'integrazione: molti sportelli per migranti a Rimini sono stati chiusi e la stessa Casa della Pace è sotto sfratto. Poi ci sono problemi legati ad un approccio, a nostro avviso troppo repressivo, dell'amministrazione comunale. Il riferimento è al mercatino dell'est nell'area Settebello e al commercio ambulante."
Sabato 6 febbraio 2010 h. 11
Presidio tematico
Comitato 1° marzo @Piazza Cavour
Giovedì 11 febbraio 2010 h. 20
Cena di autofinanziamento @Acquolina (Viserba) Sabato 13 febbr. 2010 h. 9.30
Seminario sulla migrazioni @Tpo (Bologna) Giovedì 18 febbraio 2010
Spettacolo teatrale "Scimmie verdi" @Grotta Rossa (Rimini)
Martedì 23 febbraio 2010 h. 21
Serata di approfondimento sulla normativa e seconde generazioni
Sala del Buonarrivo